sabato 19 dicembre 2009

Nessuno tocchi il soldato Travaglio!


Marco Travaglio è un giornalista, sembra poco, invece, in Italia, è molto, moltissimo. Un giornalista libero che non vive dei contributi dello Stato, delle tasse di operai e impiegati. Come ad esempio fanno i mantenuti Ferrara del Foglio, Polito del Riformista e Belpietro di Libero. Travaglio è esile, non ha la scorta, scrive di fatti documentati. Se un centesimo degli scritti dei suoi libri fosse falso sarebbe in carcere da un decennio. Per poter continuare a scrivere ha dovuto fare un suo giornale, Il Fatto Quotidiano, che non è, come tutto il resto della stampa, a carico dei cittadini. Le grandi testate non lo hanno voluto. Fa il suo mestiere, informa. E questo in Italia non è tollerato.
Nel 2006 Anna Politkovskaja fu assassinata a Mosca. In Russia ai giornalisti liberi si spara. La Politkovskaja disse: "Certe volte, le persone pagano con la vita il fatto di dire ad alta voce ciò che pensano". Lei era diventata un bersaglio e pagò. Travaglio è oggi, a sua volta, un bersaglio di regime. Bruno Vespa ha intitolato Porta a Porta: "Di chi è la colpa?" puntando il dito su Travaglio di cui ha fatto vedere spezzoni inquietanti dell' ultimo Passaparola tratto da questo blog. E' Travaglio che ha armato moralmente lo psicolabile con il modellino del duomo di Milano? (... esaurito da giorni in tutta Milano, ci sono forse migliaia di psicolabili in giro che vogliono ripetere l'insano gesto?). Paolo Liguori, memore dei bei tempi di Lotta Continua, ha esternato: "Nelle parole di Travaglio non c'è un barlume di pietà né di amore. Queste parole possono istigare alla violenza". Nel programma "Pomeriggio 5" in onda su Canale 5, lo psichiatra Alessandro Meluzzi ha un lapsus: "Ci sono lanciatori di pietre. Come si chiama questo personaggio? Tartaglia, Travaglio. Sì, Tartaglia."
Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Partito dell'Amore ha detto alla Camera: "A condurre questa campagna (di odio nei confronti di Berlusconi, ndr) è un network composto da un gruppo editoriale Repubblica-espresso, quel mattinale delle procure che è Il Fatto, da una trasmissione condotta da Santoro e da un terrorista mediatico di nome Travaglio". La tessera P2 2232 Cicchitto ha poi invitato i deputati del Partito dell'Amore a non assistere all'intervento di Di Pietro. La scena dei deputati del Pdl. "nominati" (e non eletti dai cittadini) dal piduista Berlusconi, in fila indiana dietro al piduista Cicchitto per uscire dal Parlamento, come scolaretti dietro al Gran Maestro, rimarrà nella Storia della Repubblica. Mai così in basso.
La P2 regna e informa. Ha scelto un bersaglio: Travaglio, che non può distruggere con la diffamazione o comprare, ma solo abbattere. Dietro Travaglio c'è però la Rete, ci sono milioni di italiani. Se dovesse succedergli qualcosa, anche se dovesse colpirlo un fulmine dal cielo, qualcuno dovrà renderne conto. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

mercoledì 16 dicembre 2009

Berlusconi fu ferito....


L'Italia nel Caos, questo è il titolo che mi viene in mente in questo momento, stamattina 16 dicembre 2009.
Siamo a due giorni dall' "attentato"(!!!) a Berlusconi e sempre di più temo per la nostra libertà. In effetti il piano "fascista" sta arrivando all'attuazione dei punti dove è prevista la restrizione delle libertà fondamentali di ogni cittadino.
Il gesto condannabile di un folle, che vedrete, e chissà mai perchè, non verrà condannato, ha ridato 5 punti di preferenza a Berlusconi, che era avviato all'inesorabile declino, i media di sua proprietà (diretta o longa manu) stanno cavalcando a pieno regime l'aggressione sia con l'immagine del "volto insanguinato", approfittando qua e la per affondare qualche manganellata per riallineare le fila oramai sfaldate, di una maggioranza, che nei suoi esponenti "pensanti", hanno oramai il terrore di avvicinarsi al baratro della dittatura.
Cosi il Giornale (proprietà berlusconi) titola: Finanziaria, Fini da uno schiaffone al Cav FERITO.
Fini aveva solo detto che il ricorso alla fiducia per la finanziaria era un atto deprecabile, in quanto ESAUTORA, il vero organo elettivo italiano: il parlamento. E' il "FERITO" finale che indigna. La strumentalizzazione vergognosa per milioni di casalinghe ed ignoranti cerebrolesi, del fatto accaduto a Milano, che credono ciecamente in quella falsa informazione di regime.
Il diritto di avere un opinione, il diritto di critica, il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, non hanno nulla a che fare con quella statuetta.
Ma loro lo sanno benissimo, i Maroni, Castelli, Gelmini, sanno perfettamente cosa sta succedendo. Si vogliono blindare. Vogliono tenere l'Italia in ostaggio per altri 30 anni, hanno ripreso forza, vigore, il no-B Day li aveva fortemente messi in discussione, e l'Italia sembrava di nuovo che avesse un opposizione, almeno in piazza.
Poi il "Miracolo", qualcosa che ha messo d'accordo tutti gli italiani, il solito "ccuccù tettè, guarda llà, tiè", una statuetta sulle gengive, un volto insanguinato mostrato come la madonna in processione, per fare in modo che venisse immortalato da tv e giornali di tutto il mondo, e silvio ce lo ha rimesso nel c..lo a tutti, guadagnando addirittura 5 punti nei sondaggi di preferenza.
Non sapremo mai più delle stragi del 92 e 93, di Capaci e Via D'Amelio, non sapremo mai più dei suoi legami con la mafia, perchè oramai, se parli di questo sei una persona insensibile, per ora, e forse tra qualche giorno potresti anche diventare un criminale, per il solo fatto che muovi critiche e fai domande.
Fare domande non è più di moda. E' di moda la solidarietà incondizionata al Presidente del consiglio, quella senza se e senza ma, cioè senza domande, perchè fare domande e criticare istiga l'odio.
Oramai come ogni despota non accetta alcun tipo di critica, che è l'elemento fondante di qualsiasi democrazia. Non accetta la magistratura, (ieri ho visto Castelli (yesman) ghignare sul caso Spatuzza, che oramai si vorrebbe far passare per analogia alla "bufala della commissione Mitrokin"), non accetta il Presidente della Repubblica, non accetta la Corte Costituzionale, non accetta i presidenti delle Camere.
E quando qualcuno richiama il paese alla normalità, ritrovi sempre un giornalista (a libro paga di B) che ricorda che è "FERITO".
Berlusconi fu ferito.....
Tutto questo fa vomitare. Ci vorrebbe un NO-B2 day. Organizziamolo, adesso, subito, dobbiamo assolutamente fa capire che nonostante la solidarietà all'uomo, non retrocediamo di un millimetro sulla difesa dei diritti fondamentali e Costituzionali .
Vogliamo risposte, e non le vogliamo dai giornalisti di regime.
Le vogliamo dalla Magistratura che deve indagare e decidere in piena autonomia e serenità e chiarire i fatti, perchè i fatti non sono opinioni.
La "casta" ha già archiviato, mentre invece c'è una maggioranza di Italiani silenziosa che attende da quasi 20 anni che venga fatta chiarezza sulle morti di falcone e borsellino, che prima di morire rilasciarono interviste eloquenti, che gia da sole potrebbero costituire prove.
Vorrebbero reprimere, come si fa in Cina, la verità, attraverso un "filtro" per internet (non so come, ma staremo a vedere), in modo che possano andare " a reti unificate" Rai Mediaset e giornali vari di proprietà del regime.