giovedì 18 giugno 2009

Russo, sindacati chiamano Prefetto

CICCIANO - Pastificio Russo: i sindacati scrivono al Prefetto. Le segreterie di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno inviato all’Ufficio territoriale per il Governo di Napoli, e per conoscenza all’assessorato regionale alle attività produttive ed al sindaco di Cicciano Giuseppe Caccavale, una lettera in cui chiedono al Prefetto la convocazione di un “incontro urgente” con le parti coinvolte nella drammatica vicenda del Mulino Russo. Come si ricorderà, la procura ha chiesto il fallimento di Mario Maione, l’imprenditore napoletano proprietario dell’azienda. Una esposizione debitoria di 30 milioni di euro per lui, che ha indotto la sezione criminalità economica del Tribunale di Napoli a chiedere la procedura fallimentare. Una richiesta che chiaramente si ripercuote sul destino dei 90 lavoratori della Russo di Cicciano, già fermi da mesi, senza commesse ed in cassa integrazione. In queste ore si stanno succedendo gli interventi per salvare lo stabilimento dalla storia blasonata ed importante, non solo per la città del Palio ma anche per tutto il Nolano. Proprio stamattina Mario Maione incontrerà a Roma i rappresentanti dell’azienda britannica specializzata nella ristrutturazione di aziende in crisi per fissare le prossime tappe per concludere l’operazione, ben avviata che va avanti ormai da oltre un mese. La richiesta di fallimento avanzata dalla Procura di Nola non pare aver sortito conseguenze negative sulla trattativa che Maione sta portando avanti per cedere il pastificio Russo di Cicciano. I sindacati intanto hanno optato per questa accorata missiva al Prefetto: “La drammaticità della vertenza- scrivono- sta assumendo i connotati della disperazione. Più volte le istituzioni regionali e locali hanno cercato di comporre un tavolo negoziale concreto nelle soluzioni e nei percorsi. Il Gruppo Maione però da più di un anno non riavvia la produzione, da più di 6 mesi non assicura gli stipendi ed evita ancora oggi di dare risposte. La preghiamo di volere intervenire convocando un incontro urgente”.
di bibi 17/06/2009
Anno II Numero 167

IlNolano.it

lunedì 15 giugno 2009

Cicciano, sequestrata una statua dell'età imperiale

CICCIANO - Una statua in marmo di età imperiale, annoverabile tra i beni del patrimonio archeologico dello Stato, è stata recuperata dai carabinieri del Nucleo Patrimonio Artistico di Napoli, competenti per materia sull‘intero territorio regionale.

L’opera è stata sequestrata lunedì scorso, dopo essere stata scovata in un’abitazione di Cicciano, dove era illegalmente custodita. La statua, di straordinaria bellezza, ha subito, nel tempo vicende alterne. Nel 1940 fu rinvenuta fortuitamente nel sottosuolo su un fondo agricolo cittadino.

Solo nel 1975 fu censita dall’allora Sovrintendenza all’Antichità, che l’affidò temporaneamente in custodia ad un cittadino di Cicciano, investito anche dell’onere della conservazione della medesima.


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